Scopri cosa c’è davvero dentro i prodotti che usi.
Analizziamo alimenti, cosmetici e integratori per aiutarti a capire se fanno bene o fanno male.Tutto spiegato in modo semplice, senza fuffa.
Pratici, veloci e pieni di sapore: i dadi da brodo sono tra gli ingredienti più usati in cucina.
Basta scioglierne uno in acqua per avere subito un brodo saporito, un risotto più gustoso, un sugo più intenso.
Ma ci si chiede sempre più spesso:
“I dadi fanno male?”
Scopriamo cosa c’è davvero dentro, come influenzano la salute e quali alternative esistono.
I dadi da brodo sono preparati disidratati e compressi, a base di:
📌 Quello che sembra un “concentrato di carne o verdure” è spesso una base salina con aromi e additivi.
Il glutammato monosodico (E621) è uno degli esaltatori di sapidità più usati al mondo.
❌ È spesso associato a:
👉 Questo insieme di sintomi è noto come “sindrome del ristorante cinese”, anche se non è scientificamente confermata per la popolazione generale.
📌 L’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) non ha vietato il glutammato, ma ha abbassato la soglia di sicurezza a 30 mg/kg al giorno.
⚠️ I dadi, insieme ad altri cibi industriali (patatine, sughi pronti, snack), possono portare facilmente al superamento di questa soglia.
Un dado da brodo contiene in media:
👉 Aggiungendo un dado al risotto + sale per condire = facilmente oltre la soglia giornaliera
Effetti:
Molti dadi contengono:
💡 Grassi di bassa qualità → infiammatori e pro-ossidanti
📌 Non sempre. Anche i dadi “vegetali” possono contenere:
👉 Spesso cambia solo la tipologia di aromi, non la presenza di sale o additivi.
Yuka valuta negativamente i dadi da brodo che contengono:
🟢 Promossi solo dadi:
✅ Ecco come dare sapore ai tuoi piatti senza dadi industriali:
💡 Alcuni brand vendono "dadi naturali" in vasetto, senza glutammato né conservanti.
I dadi da brodo non sono pericolosi se usati occasionalmente, ma:
✅ La soluzione non è abolirli, ma:
Un piatto buono può nascere anche senza un dado.