Scopri cosa c’è davvero dentro i prodotti che usi.
Analizziamo alimenti, cosmetici e integratori per aiutarti a capire se fanno bene o fanno male.Tutto spiegato in modo semplice, senza fuffa.
Il pane bianco è da sempre protagonista delle tavole italiane.
Crosta dorata, mollica soffice, profumo inconfondibile.
Ma negli ultimi anni è finito nel mirino di nutrizionisti e dietologi.
“Il pane bianco fa male?”
Scopriamo cosa c’è dietro l’apparente innocenza di questo alimento base.
Il pane bianco è composto principalmente da:
📌 La farina 00 è la più raffinata: viene privata del germe e della crusca, lasciando solo l’endosperma amidaceo.
La farina raffinata:
💡 Risultato: un pane con scarso potere saziante, elevato indice glicemico e calorie “vuote”.
L’indice glicemico (IG) misura la velocità con cui un alimento alza la glicemia.
Tipo di paneIG medioPane bianco industriale70–90Pane integrale vero45–55Pane di segale40–50
📌 Un IG alto:
👉 A lungo termine: aumento di peso, insulino-resistenza, rischio diabete tipo 2
→ Favorisce spuntini frequenti e pasti più abbondanti
→ 100 g di pane bianco = 250-270 kcal senza micronutrienti rilevanti
→ Impatto negativo su transito intestinale e microbiota
→ Più facile abusarne → “dipendenza da pane”
📌 Il pane industriale confezionato può contenere:
❌ Da preferire sempre il pane fresco del panificio, meglio ancora se a lievitazione naturale.
Yuka non valuta il pane fresco non confezionato, ma boccia:
🟢 Migliori punteggi per:
✅ Pane integrale vero (controlla che la farina integrale sia al 100%)
✅ Pane di segale o farro
✅ Pane ai cereali con semi oleosi
✅ Pane fatto in casa con farine semi-integrali e pasta madre
📌 Le fibre rallentano l’assorbimento degli zuccheri → sazietà + controllo glicemico
Il pane bianco non è veleno, ma nemmeno un alimento “neutro” come si pensa.
❌ Se mangiato ogni giorno, più volte al giorno, può:
✅ Se vuoi mantenerlo nella dieta:
Non serve eliminarlo, ma imparare a sceglierlo meglio.