La soia è sempre più presente sulle nostre tavole: nei burger vegetali, nelle bevande vegetali, nei prodotti per intolleranti al lattosio o in chi segue una dieta plant-based.
Ma attorno a questo legume ruotano molti dubbi e paure, spesso legate a ormoni, OGM e problemi alla tiroide.
Facciamo chiarezza.
Cos’è la soia e dove si trova?
La soia è un legume ricco di proteine, fibre, minerali (ferro, calcio, magnesio) e isoflavoni (fitoestrogeni naturali).
La trovi in prodotti come:
- Bevande vegetali (“latte” di soia)
- Yogurt e dessert vegetali
- Tofu e tempeh
- Farina o proteine isolate di soia
- Prodotti processati (burger, barrette proteiche)
Perché è considerata “pericolosa”?
I motivi principali delle paure sulla soia sono:
- Contiene fitoestrogeni
→ Molti temono possa interferire con gli ormoni - È spesso OGM
→ Soprattutto negli USA e nei mangimi animali - Effetti sulla tiroide
→ In soggetti predisposti può influenzare l’assorbimento dello iodio - Presunto aumento del rischio di cancro al seno
→ Collegato al punto 1, ma vedremo cosa dice la scienza
Cosa dice la scienza?
🔬 Fitoestrogeni = NON ormoni umani
Gli isoflavoni della soia si legano debolmente ai recettori estrogenici, ma non agiscono come ormoni veri.
📌 Studi confermano che:
- Non aumentano il rischio di tumori ormono-dipendenti (in alcuni casi lo riducono)
- Non causano infertilità né femminilizzazione negli uomini
- Possono ridurre i sintomi della menopausa nelle donne
📌 Soggetti con ipotiroidismo dovrebbero solo:
- Non eccedere con la quantità
- Assumere soia lontano dai farmaci tiroidei
Le app come Yuka cosa dicono?
Yuka non penalizza la soia in sé, ma lo fa se:
- È OGM
- È in prodotti ultra-processati con additivi, aromi artificiali, oli raffinati
Un burger vegetale a base di soia può avere punteggi molto diversi a seconda della qualità complessiva del prodotto.